Realizzare un progetto di internazionalizzazione è un’attività che si rileva spesso rischiosa e complessa se non programmata, pianificata e valutata soprattutto in termini finanziari. Lo sanno bene le PMI che desiderano fortemente internazionalizzarsi ma che spesso non dispongono della liquidità necessaria ad intraprendere il percorso. Esiste però una soluzione: le aziende possono ricorrere ai diversi strumenti finanziari gestiti da SACE SIMEST. Conosciamone più da vicino le proposte.

Nel nostro Paese il sistema di agevolazioni pubbliche, per ciò che riguarda i processi di internazionalizzazione, viene gestito principalmente da Simest SpA, la società del Gruppo Cassa depositi e prestiti che – dal 1991 – sostiene la crescita delle imprese italiane all’estero. E’ controllata al 76% da SACE ed è partecipata da primarie banche italiane e associazioni imprenditoriali. Ad oggi si presenta sotto il cappello SACE SIMEST. Il suo compito è principalmente il sostegno, lo sviluppo e la promozione delle imprese italiane all’estero e rappresenta un interlocutore a cui tutte le imprese italiane possono fare riferimento, nel momento in cui intendono avviare o consolidare il proprio progetto di internazionalizzazione.

In questo approfondimento, analizzeremo puntualmente i servizi proposti in tema di finanziamenti per l’internazionalizzazione i cui beneficiari sono: imprese italiane, consorzi ed associazioni.

La tematica sarà altresì affrontata il prossimo 26 giugno a Milano nel convegno “Exportiamo incontra SACE SIMEST” che si terrà presso il ClubHouse Brera (cliccare qui per iscrizioni e programma)

Finanziamento di studi di prefattibilità e fattibilità

L’impresa che intende analizzare i mercati extra UE, che saranno poi oggetto di un futuro investimento, può accedere ad un finanziamento a tasso fisso agevolato – attualmente dello 0,089% (pari al 10% del tasso di riferimento UE) per finanziare le seguenti spese:

• viaggi, soggiorni e indennità di trasferta del personale interno adibito all’iniziativa finanziata;
• compensi per il personale esterno documentati da specifico contratto (lettera di incarico/accettazione).

Il finanziamento può coprire fino al 100% dell’importo delle spese ammissibili, nei limiti del “de minimis“, per un importo comunque non superiore a:

• euro 150.000,00 per studi collegati ad investimenti commerciali;
• euro 300.000,00 per studi collegati ad investimenti produttivi.

In ogni caso il finanziamento non può superare il limite del 12,5% dei ricavi medi degli ultimi 2 esercizi e va restituito in 4 anni di cui 12 mesi di preammortamento.

Finanziamento di programmi di assistenza tecnica collegati ad investimenti italiani in Paesi extra UE

Se un’impresa intende avviare un programma di assistenza tecnica in un Paese extra UE, quindi ottenere liquidità per un programma di formazione operativa può richiedere un finanziamento a tasso fisso agevolato – attualmente dello 0,089% (pari al 10% del tasso di riferimento UE).
Le spese agevolabili sono:

• le retribuzioni al personale interno (a cedolino) comprensive di viaggi e soggiorni, per il tempo effettivamente dedicato al progetto;
• le spese per il personale esterno relative a consulenze specialistiche comprensive dei relativi viaggi e soggiorni (le stesse spese devono essere oggetto di apposito contratto).

Il finanziamento può coprire fino al 100% dell’importo delle spese e può essere concesso, nei limiti del “de minimis“, per un importo comunque non superiore a € 300.000,00.

In ogni caso il finanziamento non può superare il limite del 12,5% dei ricavi medi degli ultimi 2 esercizi e va restituito in 4 anni di cui 12 mesi di preammortamento.

Programmi di inserimento sui mercati extra UE

Questa misura è pensata per tutte quelle aziende che intendono lanciare e diffondere nuovi prodotti e servizi in un Paese extra UE, attraverso l’utilizzo di strutture permanenti quali uffici, show room, negozi o corner, o che intendono potenziare strutture esistenti e già operanti all’estero.

L’agevolazione consiste in un finanziamento tasso fisso agevolato – attualmente dello 0,089% (pari al 10% del tasso di riferimento UE).

Le spese agevolabili sono quelle relative ai primi due anni di set up e nello specifico:

• spese di funzionamento della struttura (locali, allestimento, personale ecc.);
• spese per attività promozionali, formazione, consulenze, altre spese promozionali (massimo 20% del progetto).

Il finanziamento può coprire fino al 100% dell’importo delle spese e può essere concesso, nei limiti del “de minimis”.

In ogni caso il finanziamento non può superare il limite del 25% dei ricavi medi degli ultimi 2 esercizi (da un minimo di 50 mila euro e fino ad un importo massimo di 2,5 milioni di euro) e va restituito in 6 anni di cui 2 di preammortamento.

Patrimonializzazione delle PMI esportatrici

Beneficiari di questa misura sono tutte le PMI aventi sede legale in Italia, che abbiano realizzato in ciascuno dei tre esercizi finanziari precedenti la presentazione della domanda, un fatturato estero pari, in media, ad almeno il 35% del fatturato aziendale totale, e che intendano stimolare, migliorare e salvaguardare la propria solidità patrimoniale.

L’agevolazione consiste in un finanziamento dell’importo massimo di € 400.000,00, calcolato nel limite del 25% del patrimonio netto dell’impresa richiedente, e prevede una prima fase, della durata di due anni, di erogazione e preammortamento del finanziamento, ed una seconda fase, della durata di quattro anni dalla fine del primo periodo, per la restituzione.

L’intervento deve essere finalizzato a raggiungere, mantenere o superare il “livello soglia”, dato dal rapporto tra patrimonio netto e attività immobilizzate nette: il livello è pari a 0,65 per le imprese industriali/mani¬fatturiere e ad 1,00 per le imprese commerciali/di servizi.

Tale livello è calcolato sull’ultimo bilancio approvato dall’impresa prima dell’esame della domanda di finanziamento ed è definito “livello d’ingresso”.

L’obiettivo del finanziamento è quello di:

• raggiungere o superare il livello soglia, qualora dall’ultimo bilancio approvato, il livello di ingresso risulti inferiore al livello soglia stesso;
• mantenere o migliorare il livello di ingresso, qualora esso risulti uguale o superiore al livello soglia.

Partecipazione a fiere e mostre

L’intento di questo strumento è incentivare la partecipazione a fiere e mostre sui mercati extra UE, grazie alla concessione di un finanziamento a tasso fisso agevolato – attualmente dello 0,089% (pari al 10% del tasso di riferimento UE).

Le spese agevolabili sono:

• I costi di iscrizione con relativi oneri e diritti fissi obbligatori;
• Le spese per area espositiva;
• Le spese logistiche;
• Le spese promozionali;
• Le spese per consulenze connesse alla partecipazione alla fiera/mostra.

Il finanziamento può coprire fino al 100% dell’importo delle spese e può essere concesso, nei limiti del “de minimis”, e in ogni caso non può superare il limite

In ogni caso il finanziamento non può superare il limite del 10% dei ricavi medi degli ultimi dell’ultimo esercizio, va restituito in 4 anni di cui 12 mesi di preammortamento.