I fastti risalgono al 2012 quando un agente della società di recupero crediti di Roma si presenta come ufficiale giudiziario presso un’abitazione al fine di tentare una risoluzione stragiudiziale di una controversia per un debito di 2.500 euro. Al fine di intimorire il debitore, dall’istruttoria dibattimentale è emerso che l’agente era solito presentarsi come ufficiale giudiziario, giungendo nel caso oggetto della sentenza addirittura a minacciare di far portar via i figli della famiglia dagli assistenti sociali qualora il debito, enormemente cresciuto per spese ed interessi, non fosse stato pagato.

Di seguito è possibile scaricare la sentenza che ha condannato l’uomo ad un anno di reclusione oltre a stabilire un risarcimento di 2.500 euro a favore della debitrice.

SENTENZA